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EDUCAZIONE DI GENERE, OCCORRONO NUOVI MODELLI DI RELAZIONE GARANTI DI PARI OPPORTUNITA’

Oggi più che in passato emerge la necessità di ripensare a modelli di identificazione positivi sin dalla prima infanzia ma soprattutto in età adolescenziale, quando in preda ai cambiamenti psichici e fisici,propedeutici alla definizione della  propria identità e dell’orientamento sessuale,raramente ciascun adolescenteha la possibilità di avere l’adulto di riferimento pronto ad ascoltarlo a sostenerlo debitamente.L’educazione di genere richiede la messa in atto di azioni, comportamenti esercitati quotidianamente da chi ha responsabilità educativa ovverofamiglia , scuola,istituzioni e realtà territoriali , sostenendo e guidando ragazze e ragazzi nei vissuti e neiruolima soprattutto nelle relazioni,paure,desiderie sentimenti.Nella società contemporanea l’educazione svolge un ruolo decisivo nel definire il concetto diuguaglianza nelle differenze e di cittadinanza delle differenze.

Solo una società aperta, egualitaria e inclusiva tenderà a scoraggiare pregiudizi e ridurre discriminazioni.La ricerca pedagogica contemporanea, si muove per individuare pratiche educative focalizzate sul modello di comunicazione basato sulla collaborazione e sull’empatia per educare alle differenze epromuovere la formazione globale del bambino,dell’adolescente,del giovane.Oggi più che mai è fondamentalericonoscere quali sono i bisogni profondi che sottendono i comportamenti umani seppur all’apparenza sembrano incomprensibili. Si tratta di un fenomeno diffuso ma non sempre adeguatamente monitorato e affrontato.

 Dott.ssa Lorena Galesi

Vicepresidente ANPE Regione Sicilia

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