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NUOVA ETICA PEDAGOGICA DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA

L’emergenza che stiamo vivendo ha ampliato la dispersione di capitale Minorile per disparità nelle aree geografiche e soprattutto per differenti contesti socio-economici e culturali di appartenenza. In questa delicata fase di ripartenza il sistema scolastico italiano, giorno dopo giorno tra strumenti formativi, istituzionali e contrattuali si appresta alla ricostruzione dopo aver subito un’improvvisa deviazione di percorso a seguito della quale emerge la necessità di un nuovo patto educativo tra famiglia-scuola territorio per fornire ai bisogni educativi esistenti ed emergenti risposte efficaci mediante l’attivazione di significativi processi di mediazione e l’adozione di buone prassi. Gli orientamenti pedagogici da decenni sono indirizzati alla ricerca di scelte programmatiche, metodologie e prassi migliorative in grado di soddisfare le esigenze formative dei Minori sin dalla più tenera età ,sottolineando la valenza contestuale come indicatore di qualità del processo educativo. Si delinea una forte sinergia tra etica e educazione in quanto entrambe intervengono nel favorire la formazione del Minore , libero di pensare e di agire all’interno della comunità. La relazione educativa è reale in quanto implica socialmente e contestualmente “esserci” in un rapporto di complementarietà e di integrazione. Analizzando dati e situazioni sull’attuale condizione Minorile,urge la necessità di codificare metodi e strategie di ascolto, comprensione, linee di intervento di ricerca/azione a caratura compensativa per svincolare il Minore dallo stato di learned helplessness che lo aliena e alimenta in sé,passività ,soffocando lo sviluppo del self efficacy. Urge tra Scuola, Famiglia, Enti Locali e Associazioni la necessità di stipulare un forte patto di alleanza educativa “in extrema necessitateomnia sunt communia S.T.D’Aquinio”.

E’ tempo di scommettere sulla capacità del sistema formativo integrato per generare una nuova autenticità del processo educativo attraverso nuove forme di apprendimento inclusivo, di mediazione familiare, applicando nuove pratiche educative dentro e fuori le Istituzioni Scolastiche promuovendo percorsi di “finanza etica” per la tutela dei Minori. Si tratta di ridisegnare un nuovo modello pedagogico (educativo e culturale) per far sì che l’integrazione si affermi come unione sinergica di “più luoghi dell’educazione, ciascuno con la propria dominanza formativa – F.Frabboni” L’attuale complessità dei sistemi educativi e sociali ha imposto sempre più l’esigenza di percorsi di sostenibilità che richiedono nuove politiche di programmazione per sostenere e orientare in chiave innovativa, generativa e inclusiva. “Every society is a moral society -E.Durkheim”, l’attuale sistema sociale liquido è ad alto il rischio di “cecità morale- Z.Bauman” che occulta il valore insostituibile della solidarietà e del benessere collettivo generato dall’azione di ciascuno. Oggi più che in passato è doveroso per Noi agire con impegno, determinazione e responsabilità nel processo di ricostruzione educativa, sociale e culturale nella consapevolezza che “ se v’è per l’umanità , una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, poiché in lui si costruisce l’uomo- M.Montessori”

Dott.ssa Lorena Galesi

Coordinatore provinciale ANPE Ragusa

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