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Educare al tempo della complessità

Pedagogista  Dott.ssa Lorena Galesi

Educare al tempo della complessità

Alla luce delle esigenze educative in una società sempre più articolata, complessa, multiculturale e digitale si aprono nuove sfide educative in grado di saper rispondere alle reali esigenze dei nostri giovani, al fine di promuovere lo sviluppo di abilità, attitudini, competenze e capacità di adattamento.  La Pedagogia come Scienze dell’Educazione opera in prima linea per promuovere lo sviluppo della personalità di ciascun educando, contrastando fenomeni di devianza, dipendenza, disagio e ogni forma di violenza,sottolineando a tinte forti i valori dell’autostima, dell’empatia e della mediazione. Investire sulla responsabilità relazionale e sulla capacità di negoziare conflitti, sono qualità che sfuggono facilmente al modus vivendi dei nostri giovani. L’obiettivo è dunque potenziare abilità comunicative, implementare il dialogo, favorire l’ascolto e la condivisione.

Sono cambiate le modalità di comunicare, la rete ha preso il sopravvento sull’interazione sociale a rischio depersonalizzazione che sicuramente alimenta “disimpegno socialeA.Bandura in una società tecnomediata come quella odierna, con l’effetto di un crescente fenomeno di “giovani dai sentimenti anestetizzatiP.Crepet”.                                                                                                                             Dai recenti fatti di cronaca, dai dati dell’ISTAT e dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza fenomeni di bullismo e di cyberbullismo hanno raggiunto proporzioni di entità spaventosa, siamo dinnanzi ad una piaga sociale che dilaga a macchia d’olio su tutto in territorio Nazionale e oltre. Gli adolescenti leggono e si informano attraverso i social network, la loro curiosità spesso li spinge verso contenuti di vario genere, immagini di violenza, comportamenti bizzarri e pericolosi a rischio emulazione.E’ evidente preadolescenti e adolescenti non hanno ancora maturato quella capacità critica che gli consente di filtrare i messaggi in modo adeguato in quanto sono impulsivi e facilmente vulnerabili.Da studi condotti dalla sociologia di massa è stato dimostrato come il soggetto nel gruppo, omologandosi può legittimare come corretti , comportamenti deplorevoli, in quanto nel gruppo neutralizza il proprio punto di vista per aggregarsi senza alcuna ratio, dato che possiamo confermare nei fenomeni di violenza che con frequenza si verificano in gruppo.Alleanza Educativa, la parola chiave affinchè   Famiglia, Scuola, Istituzioni, Associazioni siano in grado di garantire un Sistema Formativo Integrato promuovendo la cultura dell’accoglienza, della cittadinanza, della solidarietà nel rispetto dei valori umani per la formazione delle nuove generazioni.                                                                                 Oggi più che in passato è necessario sollecitare la consapevolezza e la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella crescita dei nostri giovani per tutelarne l’integrità e lo sviluppo della piena personalità. L’invasione degli strumenti tecnologici ha sicuramente alimentato il divario generazionale tra adulti e adolescenti, i nuovi media non sono un nemico da evitare in quanto se utilizzati consapevolmente possono costituire un supporto utile a dilatare le potenzialità educative.

I Genitori hanno il dovere di monitorare i figli nel corretto utilizzo delle rete, evitando rischi che possono condurli, coinvolgerli in dinamiche assai pericolose che possono degenerare, purtroppo, anche situazioni estreme. La globalizzazione ha imposto un’enorme complessità che dobbiamo essere in grado di gestire,un cambiamento che va affrontato e vissuto responsabilmente, solo se si applica una sorte di “saggezza digitaleM.Prensky” si possono  applicare ragionamenti  di tipo complesso, trarre benefici di tutte le opportunità della rete, che ci consente di annullare la dimensione temporale e spaziale delle informazioni. Parlare di strategie di intervento e prevenzione vuol dire incentivare percorsi educativi per implementare la comunicazione efficace, l’alfabetizzazione emozionale, l’intelligenza emotiva, la capacità di saper mediare sono queste le dimensioni in cui le diverse discipline pedagogiche, psicologiche, giuridiche e sociali devono convergere per garantire il benessere e latutela dei minori.

Pedagogista

Dott.ssa Lorena Galesi

 

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